Il sonno del bambino da 0 a 5 anni: le cause dei risvegli e soluzioni

Variace spánku u dětí od 0 do 5 let. Příčiny probouzení a řešení, jak se vzdělávat pro dobrý spánek

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Il sonno è essenziale per la crescita e lo sviluppo del bambino. Durante la gravidanza il feto passa la maggior parte del tempo dormendo ma dopo la nascita i modelli ed i bisogni di sonno cambiano drasticamente nei primi anni di vita. 

Le principali variazioni del sonno avvengono entro i primi 5 anni di vita e coinvolgono il ritmo circadiano e l'attività onirica cioè il ciclo naturale di sonno-veglia e i sogni. Gli esperti raccomandano alle donne  in gravidanza di riposare a sufficienza durante la gestazione (8-10 ore di sonno sono le ore necessarie per consentire all'organismo e alla nostra mente di rigenerarsi) per evitare ripercussioni sulla salute propria e del nascituro.

Il sonno del feto durante la gravidanza

Già nell'utero, il feto non ha ancora un ritmo sonno-veglia regolare Gli studi mostrano che il feto è sveglio per il 20-35% del tempo e questa percentuale aumenta con l'avanzare della gravidanza. Verso la fine della gestazione il feto ha periodi di sonno più lunghi e meno frammentati.

Inoltre viene indicato il settimo mese di gravidanza come il periodo durante il quale iniziano i primi sogni ed il bebè risponde agli stimoli esterni, come la voce della madre o la musica. (fonte: studi Ospedale Niguarda di Milano).

I primi mesi di vita: sonno irregolare e pochissimi sogni

Nel primo mese di vita il neonato non ha ancora  sviluppato un chiaro ritmo sonno-veglia. Dorme in media 16-18 ore al giorno ma si sveglia ogni2-4 ore per mangiare. I cicli di sonno sono brevi, di 1 -3 ore e frammentati. In questa fase vi è poca attività onirica, il bambino sogna pochissimo o per nulla.  Tra i 2 e i6 mesi la quantità di sonno dei bambini cala leggermente e inizia a stabilirsi un ritmo circadiano primitivo, con pisolini più lunghi di giorno e sonno prolungato di notte (14-15 ore). I risvegli notturni sono ancora frequenti.

Il sonno del bambino e i principali motivi di risveglio dei bambini dalla nascita fino ad 1 anno e le soluzioni per farli riaddormentare

  • fame
  • pannolino sporco
  • malattie o fastidi gastrointestinali
  • fastidi della dentizione, primi dentini 
  • Malattie infettive, raffreddori e malattie respiratorie 
  • Abbassamento della temperatura del corpo 
  • Difficoltà dio regolazione del sonno 

I disturbi più frequenti che causano il risveglio dal sonno nei primi 3 mesi sono fame, pannolino sporco, coliche o difficoltà digestive. I genitori imparano presto a riconoscere i bisogni del bambino e a risolverli con routine regolari, utili anche per riabituarlo al sonno. Di notte è bene mantenere l'ambiente silenzioso, con temperatura fra 18-20°C e luci soffuse durante i cambi o l'allattamento

Soddisfare i bisogni fisiologici del bambino durante la notte senza stimolare l'attenzione 

È bene soddisfare i bisogni fisiologici con dolcezza: il cambio del pannolino, la poppata dovranno avvenire quasi in silenzio  senza stimolare troppo l'attenzione  come invece potremo fare di giorno interagendo con il piccolo. In questo modo aiuteremo il bambino a distinguere giorno e notte e sviluppare il ritmo circadiano. 

Le coliche posono essere un problema frequente ( anche se non tutti i bimbi soffrono di coliche gassose) con diversi livelli di complessità  ma tendono a risolversi naturalmente entro il quarto mese. Nel frattempo, esistono diverse soluzioni da adottare come suggerito nell'articolo di questo blog.

Il sonno del bambino dopo i 3-4 mesi: i fastidi della dentizione del neonato

Dopo i 3 -4 mesi inizia il periodo dei fastidi legati della dentizione, le gengive si infiammano per i primi dentini che spuntano, gli incisivi. In questi momenti il bambino potrebbe dormire poco  o non riuscire a dormire per nulla. La soluzione in questi casi è massaggiare delicatamente  le gengive con il dito avvolto in una garzina sterile oppure utilizzare una crema anestetica (che dovrà essere sempre prescritta dal pediatra) per alleviare i momenti di crisi ed aiutare il rilassamento necessario che accompagnerà il bambino ad addormentarsi 

Dai 6 ai 12 mesi: il consolidamento del sonno notturno

Tra i 6 e 12 mesi il ritmo circadiano si consolida: il sonno dei bambini si allunga fino a 10-12 ore consecutive e aumenta la fase REM (Rapid Eye Movement) con i sogni. Di giorno i pisolini si accorciano a 1-2 ore, concentrandosi in 2-3 sonnellini regolari. In media a quest’età dorme ancora in totale 14 ore al giorno . 

Come modificare lo schema della poppata notturna per migliorare il ritmo circadiano

Fino a 5-6 mesi il piccolo può reclamare poppate notturne, poi tenderà  a distanziarle spontaneamente nelle 24 ore. Può capitare per esempio che l'ultima poppata avvenga alle 22  o alle 23 e quella successiva alle 6 o 7 del mattino successivo con somma felicità dei genitori che potranno riposare un po' di più. Alcuni bambini decidono invece di nutrirsi di notte mantenendo l'intervallo più lungo fra le due poppate durante il giorno. Ad esempio non chiedono latte da mezzogiorno alle 19 per poi reclamarlo durante la notte. Il segreto è aiutare il bambino a modificare lo schema anticipando l'orario della poppata notturna senza aspettare la sua richiesta . Ad esempio se si sveglia di solito alle 2 di notte per mangiare, gli si può offrire il seno a mezzanotte e vedere piano piano di invertire il ciclo spostando i suoi orari. È importante assecondare sempre e comunque le sue necessità e nel caso non funzionasse ancora, attendere qualche tempo prima di riprovare.

Gradualmente dopo i 9 mesi a meno che non ci siano problemi legati a malesseri stagionali o malattie infettive molti bimbi imparano anche a riaddormentarsi da soli senza richiedere l'intervento dei genitori; questo succede ovviamente in caso di motivazioni non legati a malessere fisico ma per esempio rimettersi il ciuccio in bocca se cade dalla bocca durante il sonno. Secondo alcuni studi in questi periodi il bambino sogna in media l'8% del tempo totale di sonno e i sogni sono brevi e semplici.

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Da 1 anno a 3 anni: l’inizio della transizione al sonno adulto ed i sogni completi

A partire dal secondo anno di vita, la quantità totale di sonno scende a 11-14 ore ed i pisolini diurni si riducono ulteriormente a 1-2 al giorno. Di notteil bambino  dorme 10-12 ore di fila e risvegli e poppate notturne si fanno sempre più rari. Uno studio dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma indica che a 2 anni la maggior parte dei bambini fa sogni vividi e ricchi di dettagli. Compaiono immagini bizzarre e fantasticherie infantili  ed i sogni riflettono esperienze reali, paure, desideri ed emozioni.

Da 2 a 3 anni il sonno si riduce a 10-13 ore, con pisolini nel primo pomeriggio che scompaiono verso i 4 anni. Il sonno dei bambini si assesta sulle 10-12 ore. Possono subentrare paure e difficoltà ad  addormentarsi, con risvegli più legati agli aspetti emotivi.

Spesso i motivi di risveglio da 1 a 3 anni includono 

  • incubi
  • ansia da separazione
  • malattie ed infezioni
  • cambiamenti di routine o ambienti nuovi

Gli esperti raccomandano di rassicurare i bambini, facendo esprimere le lor paure esternandole attraverso il racconto. Utilizzare una luce notturna e lasciare nella stanza un oggetto familiare può  prevenire ansie da separazione.

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Da 3 a 5 anni: bisogni di sonno stabili e sogni evoluti

Tra 3 e 5 anni i bisogni di sonno dei bambini rimangono stabili, con 10-12 ore di sonno notturno e 1-2 ore di riposino pomeridiano. Il ritmo circadiano è ormai simile a quello adulto, con sonno notturno consolidato in 10-12 ore. Alcuni smettono di fare il pisolino già a 4 anni.

Secondo l'Associazione Italiana Medicina del Sonno in  questa fase i sogni hanno contenuti elaborati, a volte angoscianti ed i  bambini distinguono fra  sogno e realtà al risveglio.

Le routine serali sono fondamentali per favorire l'addormentamento autonomo. Difficoltà e risvegli possono ancora verificarsi per eventi stressanti o cambi di routine.

Nei primi anni di vita il sonno dei bambini è molto variabile

Il sonno dei bambini, nei primi anni di vita, è molto variabile ed è strettamente legato ai bisogni fisiologici e allo sviluppo circadiano in evoluzione. Si passa da cicli brevi e irregolari ad una struttura più consolidata e aderente al ciclo giorno-notte. Dopo il primo anno la quantità totale di sonno si riduce e il sonno notturno si consolida fino a somigliare a quello adulto verso i 5 anni.

Le routine serali sono importanti

Le routine serali, ossia le stesse azioni da ripetere tutti i giorni prima della nanna, sono fondamentali: come il bagnetto per rilassare, mettere il pigiamino, la pappa, il lavaggio dei dentini, la lettura della fiaba e la messa a letto, dove magari li aspetta il pupazzo della nanna. 

Una causa di risveglio: la temperatura inadeguata. Perchè utilizzare un sacco nanna neonati ?

Una temperatura inadeguata può disturbare sonno: il freddo per i più piccoli, che hanno difficoltà a termoregolarsi ed il caldo eccessivo e l'afa estiva per i più grandi ( anche se in questo caso il caldo e l'afa possono interrompere il sonno a qualsiasi età).

Mediamente, freddo e caldo eccessivi possono essere responsabili tra il 5% e il 15% dei risvegli nei bambini piccoli; si tratta di stime approssimative ma è possibile prevenire questo tipo di disturbi del sonno utilizzando un sacco nanna 0-36 mesi o 1-4 anni, consigliato dagli esperti del sonno come il miglior modo per far dormire i bambini in sicurezza e benessere perchè mantiene la temperatura del corpo

Altri fattori ambientali che incidono sui risvegli notturni sono i rumori, luce , scomodità del letto, stanze poco oscurate.  Per prevenire i risvegli ed assicurare un sonno ininterrotto, è bene assicurarsi che anche la temperatura della camera da letto del bambino sia adeguata alla stagione, né eccessivamente calda né fredda con l'aria né troppo secca né troppo umida. In inverno l'utilizzo di un umidificatore come AriaSana è importante per favorire la buona respirazione soprattutto in caso di tosse e raffreddore.

Ogni bambino ha una sua storia di sonno ed i motivi di risveglio si evolvono con l'età. Spesso sono correlati a bisogni fisiologici, malesseri, evoluzione psico-emotiva e capacità di autoregolazione del sonno. informarsi e seguire i consigli degli esperti nelle diverse fasi aiuta i genitori a promuovere fin da subito un sonno sano per i propri bambini creando un ambiente confortevole ed accogliente. Un bambino che impara a dormire bene godrà di una migliore salute fisica, avrà una maggiore capacità di concentrazione e apprendimento e svilupperà un equilibrio emotivo più stabile; fattori indispensabili per affrontare anche la scuola.


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